
L’amore è fede
L’amore è fede nei sentimenti e nell’altro, esplorando il suo significato attraverso cultura, mitologia e relazioni umane.

L’amore è fede nei sentimenti e nell’altro, esplorando il suo significato attraverso cultura, mitologia e relazioni umane.

Con la presenza si mantiene aperta una possibilità di dialogo. L’incomunicabilità è un male delle società moderne, enfatizzata dall’esistenzialismo di Sartre.

L’AMORE È CULTURA
Solo l’occidente ha concepito l’amore a fondamento delle relazioni umane

La pelle, la cute, il derma, quel tessuto organico che con le sue vibrazioni si esprime meglio di qualsiasi parola, calda, dolce, fremente, abbandonata o appena tiepida, poco ricettiva, indifferente o costretta, abbandonata ancora ma in tutt’altro senso, è vero, risveglia tutte le storture dell’anima: scorticare, lacerare, lapidare.L’opposizione tra gli artigli del male e le dita dell’amore.

L’odierna ragione ci porta al caos esistenziale, incapace di trovare risposte al mistero della vita.

In un mondo insanguinato, tra guerre e dibattiti televisivi, nello sguardo triste e spaventato dei bambini di oggi ci sono i germi dell’odio di domani.

È necessario per l’individuo e la collettività ripristinare il dialogo tra uomini e donne per uscire dal divario creato dall’incomunicabilità.

Da Levy Strauss e dall’antropologa Ida Magli alla rivoluzione sessuale, questo testo pone la questione del dialogo tra uomini e donne, la costruzione sociale della famiglia. Tra influenze religiose, dinamiche sociali e narrazioni mediatiche, si dipana un percorso che mette in discussione la verità nell’amore e nella società.

Non tutte le rivoluzioni nascono dal conflitto. Negli anni ’60, la rivoluzione del costume ha ridefinito ruoli e mentalità, dando alle donne nuovi spazi e influenzando cultura, economia e società. Dall’emancipazione alla moda, dall’amore alla sessualità, il cambiamento è stato profondo.

esplora l’evoluzione dell’erotismo e della sessualità, condizionati da cultura, tempo, norme sociali e tabù.

In “Transumania,” ambientato nel 2121, Eemme VII, un clone di un miliardario del passato, governa la Terra e lo spazio dopo guerre nucleari e biologiche. La società impone leggi rigide su emozioni e sessualità, provocando disordini. Emerge una ribellione che sfida il regime oppressivo e difende le emozioni umane e la mortalità.

Una riflessione sul capolavoro di Antonioni a cinquant’anni dalla sua uscita
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