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Contestualizzare, un verbo fuori moda. La cancel culture
Ci sono parole che vanno di moda in certi periodi storici. Poi pare che si usurino, sostituite da altre, più attinenti al tempo e alla società. Dopo il sessantotto si
Ci sono parole che vanno di moda in certi periodi storici. Poi pare che si usurino, sostituite da altre, più attinenti al tempo e alla società. Dopo il sessantotto si
Questo nuovo libro è a un tempo un libro di storia, perché racconta i fatti accaduti in questi ultimi trent’anni, ma anche un’interpretazione di quello che è successo in questo periodo.
Da sempre l’uomo è affascinato dai modi in cui si manifesta la psiche, in particolare dal mondo onirico. Ne riscontriamo testimonianza in tutte le culture arcaiche, nella Bibbia, nell’antico Egitto,
Noi abbiamo una concezione della storia rappresentata da un filo continuo con degli accadimenti discontinui.
Sembra sempre rischioso antropomorfizzare le osservazioni del regno animale. Si confondono i propri comportamenti con quelli che attribuiamo agli animali, dando poi ad essi un valore morale o etico. Ci
Ricordo che, da adolescente, incontravo quotidianamente un signore di mezz’età che camminava per strada sempre solo, leggendo un libro o un giornale. Il suo comportamento era strano, ci chiedevamo come
Qualsiasi iniziativa volta alla promozione dell’educazione e del rispetto per le persone e in particolare per le minoranze di qualsiasi tipo, dovrebbe essere salutata con favore e sostenuta con entusiasmo.
Tra gli amici sostenitori del nostro magazine, ci pregia di seguirci con attenzione il poeta lombardo Guido Oldani, grande interprete della società moderna attraverso lo strumento antico della poesia e
Nell’ immagine di copertina vediamo la foto del primo studente internazionale iscritto alla Laurea Magistrale in Industrial Automation Engineering di Pavia ad aver conseguito la laurea. Dai primi studenti indiani
Oggi è più difficile che in passato classificare le persone in base al loro lavoro perché, come abbiamo visto, lavorano sempre in meno, di meno e in modo più precario.
Nel corso del 2020 la perdita di posti di lavoro nel è stata drammatica. L’Istat ha segnalato 444mila occupati in meno nel corso dell’anno; di questi il 70% erano donne.
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