Perché l’islamismo attacca ancora?

1 Novembre 2020



Perché l’islamismo attacca ancora?
Perché l’islamismo attacca ancora?

I recenti attacchi terroristici a Nizza (30/10/2020) ci ricordano che l'islamismo, l’offensiva politico religiosa islamica contro l’occidente, continua. Essa finora ha attraversato tre fasi.

La prima è avvenuta dopo il crollo dell’impero Ottomano, che ha lasciato in Turchia la struttura monolitica di Ataturk, mentre il resto dell’impero è stato fatto a pezzi dalla Francia e dall’Inghilterra.

Ma se gli stati erano laici, la popolazione restava islamica ed ha opposto molta resistenza agli occidentali. l’Italia ha dovuto condurre una lunga guerra in Libia e la Francia in Algeria. I musulmani non si sono mai adattati al dominio occidentale e si sono sempre sanguinosamente ribellati

La seconda fase dei movimenti islamici corrisponde al processo di nazionalizzazione.

Il primo con il distacco del Pakistan dall’India, la sconfitta francese in Algeria; è stato l’Egitto a rendersi autonomo nazionalizzando il canale di Suez, mentre andavano al potere governi laici in Siria ed in Iraq.

Ma solo nella terza fase i movimenti diventano apertamente islamisti e vogliono realizzare un ritorno alle origini, all’epoca di Maometto e dei califfi ben guidati.

Il movimento che ha lasciato la traccia più importante è quello scoppiato in Iran sotto la guida di Khomeini che ha costruito una teocrazia sciiita.

L’altro, terroristico e militare, che esplode in Cecenia e Daghestan, è di tipo sunnita. L’attacco più spettacolare è stato quello portato da Bin Laden alle torri gemelle nel 2001. In seguito esplode il grande terrorismo dell’Isis in Iraq e in Siria, che finisce solo con l’intervento militare russo.

Quella di adesso è una quarta fase?

Mi sembra diversa, più legata alla pandemia. L’islamismo è stato sconfitto militarmente, ma continua come esperienza politico-religiosa, come odio verso l’occidente, come sogno di occupare l’Europa. Le “primavere arabe”, che vennero interpretate come richiesta di democrazia mentre erano in realtà islamiste, esplodono nel 2011 quando tutta l’Europa era a disagio e in Italia cresceva il movimento rivoluzionario grillino. Poi è scoppiata la pandemia, che ha indebolito in modo ancora più grave la società occidentale. Una pandemia che gli islamisti considerano una colpa degli occidentali che meritano perciò un castigo divino.

E forse gioca anche la speranza in un possibile indebolimento dell’Europa. Se fosse così, l’aggravarsi della pandemia potrebbe portare un ripetersi degli attentati.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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