Perchè non è diventato amore?

13 Novembre 2022



Perchè non è diventato amore?
Perchè non è diventato amore?

Buonasera,  la contatto perché vorrei delle delucidazioni riguardo ad una passata relazione di amicizia, che credevo potesse diventare di amore, con una ragazza di 3 anni più giovane di me (io ho 27 anni). Ho conosciuto questa ragazza al lavoro nel 2019 ed è nata una bella amicizia che si saldava sempre più sia sul lavoro sia nella vita di tutti i giorni, nonostante fin dal primo giorno per me "fu subito amore". Mi piaceva fisicamente e ogni giorno di più l'adoravo anche caratterialmente, ma come accennato non feci nessun passo e rimase solo amicizia. lei  era fidanzata da tempo e anzi, aveva il desiderio di diventare mamma, sul finire dell'anno  scopre di aspettare un bambino. Tale relazione era sempre stata molto altalenante, come raccontatami sempre da lei e a da amici  comuni. Io per rispetto ed amicizia non mi ero mai addentrato nelle questioni, di tanto in tanto lei mi raccontava degli aneddoti e provavo a farla ragionare. Ma per natura sono di quelli che pensano "tra moglie e marito non mettere il dito", ergo non mi interessavo di quello che capitava loro in privato. So che alla base c'erano anche dei tradimenti (probabilmente di entrambi).

Questa nostra amicizia prende una pausa sul finire del 2019, per due motivi: la sua gravidanza, infatti sono stati 9 mesi di classici vortici di cambiamento quando si ha in grembo una piccola creatura. Secondo, ahinoi, la pandemia. E sembra che finisca tutto, non ci sentiamo quasi più, lei partorisce a giugno 2020. ma nel dicembre del 2020, d'un tratto si fa viva. Siamo di nuovo due ragazzi legati da una bella amicizia. E in più, lei ritorna a lavorare con me. Da qui comincia una prima parte di 2021 con lunghe conversazioni WhatsApp e  sul luogo di lavoro e sembra stia sbocciando qualcosa tra noi. lei mi confesserà che la relazione tra lei e il suo compagno sembra al capolinea nonostante un bambino.  dice che sta cercando un nuovo alloggio perché non c'è più amore tra loro due ma  ritarda per la pandemia, relative chiusure e quarantene e il bambino che lei dice sempre "è un altro discorso". A questo punto sciolgo le riserve e mostro il mio interesse per lei non solo sessuale, ma anche relazionale...  Sul lavoro appena vi è un attimo di pausa ci avviciniamo, ci scambiamo baci e abbracci e nei momenti più intimi arriviamo anche fisicamente molto vicini al rapporto completo. Ma tutto termina di colpo maggio 2021. Una mattina di punto in bianco mi dice che si dimette dal lavoro ed emigra in un'altra regione a vivere con il padre (che nel frattempo divorziato). lei ha una famiglia complicata e i suoi rapporti sono sempre stati conflittuali. La storia finisce il 31 maggio, lei mi scrive una lettera, che ho allegato a questa mail. Da allora ci scambiamo gli auguri di compleanno e feste varie, aggiungiamo dei like reciproci ai nostri profili social, chiedo delle volte del figlio e lei mi chiede curiosità lavorative o news varie... i suoi messaggi mostrano sempre una sana ammirazione e rispetto per me, con parole al miele. Ma c'è un però... nel 2022  è tornata a convivere con il fidanzato“ per il bene del bambino”. Da qua volevo chiedere gentilmente delle delucidazioni, principalmente dalla lettera, che ho sempre trovato molto forte, ma al tempo stesso molto velata e criptica e poi avere dei consigli, se possibile su come comportarmi o cosa fare/non fare... Va detto che ancora oggi per questa ragazza nutro forti sentimenti di amore. Sarei felicissimo se in un futuro non molto lontano potessimo avere realmente una relazione. Ringrazio per l'attenzione e chiedo scusa in anticipo per essere stato molto lungo nel messaggio, ma al tempo stesso troppo conciso, perché ho provato a fare un riassunto di quello che ho provato e forse ho potuto saltare qualche passaggio che per me potrebbe sembrare ovvio, ma non a lei che legge..

Grazie

Cordialmente

Luigi

 

 

 

Cristina Cattaneo Berettacaro Luigi,

nella sua lunga lettera piena di trepidazione, di attesa, di speranze e  di una sconsolata delusione pronta a tramutarsi di nuovo in promessa di felicità, è come se mancasse l’attore principale, cioè lei: il ragazzo che incontra la donna dei suoi sogni e pieno di coraggio, si presenta a lei e offrendole il suo amore, il suo sostegno, la sua dedizione. Perché questo è l’amore,  non è solo piaceri o sesso o divertimento, ma un dono unico che un innamorato offre a una donna unica.

Molti giovani oggi hanno perduto la conoscenza di ciò che è essenziale nell’innamoramento, la spinta imperiosa a superare i limiti e le avversità per andare incontro all’amato, il suo carattere eroico, che è così presente in tutte le fiabe. Invece oggi questo carattere eroico non solo non viene onorato ma spesso non lo si riconosce neppure.  E quando ci si trova di fronte a un ostacolo (nel suo caso il fatto che la ragazza fosse fidanzata), ci si mette di lato. Gli ostacoli in qualunque cammino possono essere molto diversi: problemi di lavoro, di contrarietà familiari, di cultura, l’abitare in luoghi lontani, la differenza di età, il denaro.

Tuttavia, il tenersi da parte, il porsi come un amico “per non mettere dito”,  evita sì il rischio del rifiuto, ma anche la speranza della riuscita.

Più osservo i casi di giovani che mi si presentano, più mi rendo conto che il lato eroico dell’innamoramento che viene lasciato in ombra, è frutto di influenze sociali che portano a rinunciare, a non dare valore ai proprio sogni, ma anche alla mancanza di conoscenza del processo amoroso.

Nella poesia cavalleresca, il cavaliere sa che deve dimostrare il proprio valore per conquistare la dama di cui è innamorato. Il risultato non è scontato, ma il vero fallimento è individuato nella rinuncia a combattere.

Veniamo al suo racconto. Quando lei ha conosciuto questa ragazza, poteva farsi avanti, dichiarare il suo amore, proporle un progetto di vita:  unire le vostre vite e pensare ad avere voi quel bambino che lei desiderava. Poi, la ragazza il bambino lo ha fatto con il fidanzato, che non amava. E poi vi siete ritrovati  una seconda volta. Davvero difficile, certo entrare nella vita di una donna che ha un figlio con un altro. Lei questa volta è riuscito a dichiararle il suo amore, ma non le ha proposto un progetto di vita. Vi cercavate, amoreggiavate. Ma l’amore non è solo erotismo, piacere, stare bene. L’amore richiede decisioni forti, come una proposta di unire le vostre vite, includendo il suo bambino.

Non posso fare a meno di rilevare che questa ragazza è incerta, confusa, le sue azioni non sembrano frutto di scelte ponderate. E credo che le servisse proprio un uomo che la prendesse per mano, le stesse accanto, le desse quella sicurezza e quell’amore che evidentemente le è sempre mancato.

Ma ora, più che guardare al passato la invito a guardare avanti: se lei sente di amarla veramente, se sente di poterle proporre una vita insieme, se sente di poter accogliere anche suo figlio, si faccia avanti. Se invece prevalgono i dubbi, l’indecisione, o comunque se valuta che la situazione sia ormai troppo compromessa, la invito a ritirarsi definitivamente e a non coltivare più sogni illusori.

 

Condividi questo articolo

Ultimi articoli

Newsletter

Perchè non è diventato amore?

Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (Aracne 2020).

Back to Top
×