Perdere l’amore

13 Marzo 2019



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Cara dottoressa,

una sera sono uscito con gli amici e ho conosciuto Marta, ci siamo piaciuti subito e abbiamo parlato tutta la sera. La seconda volta che siamo usciti con gli altri, ci siamo allontanati insieme, la sera stessa abbiamo fatto l’amore, lei ha lasciato suo marito e si è messa con me. Per me è stato un colpo di fulmine, ma anche lei era sin dalla prima sera molto coinvolta e da quel momento ci siamo visti ogni giorno e facevamo l’amore continuamente. Per me lei era la donna della mia vita, e la nostra storia quasi troppo bella per essere vera.

Un giorno è arrivata di cattivo umore e l’ho sentita distante. Poi ha iniziato a dirmi che non mi voleva vedere, tornava e se ne andava. Quando arrivava facevamo l’amore con la stessa estrema intensità, ma poi se ne andava e io non sapevo se sarebbe tornata mai. Poi mi ha lasciato. Per sempre.

Ora sono qui totalmente vuoto, pero nei ricordi preso dal desiderio di rivederla. Se suonasse il campanello io avrei l’impulso di gettarmi ai suoi piedi  anche se so che è l’ultima cosa che dovrei fare. Non posso fare altro che continuare a rivedere e risentire il suo corpo, a immaginare che sia con me e desiderarla.

Anche se sono certo che non mi ha mai amato, sto veramente male. Non capisco perché mi è entrata così tanto nella pelle.

I miei amici ora mi raccontano che ha fatto con molti altri come con me e che ha avuto molti uomini, che è instabile e incapace di amare. Ma a me questo non consola.

Perché ? come dimenticarla?

Andrea

 

Mi sono innamorata

La sofferenza del perdere la persona amata è una delle più dolorose. Si, sappiamo che ci sono cose peggiori nella vita, che è peggio perdere la salute, o il lavoro, pensiamo ai grandi drammi della storia, ma restiamo inconsolabili: niente ci appare più insulso della vita senza il nostro amore. Perde i colori, perde la luce, perde il senso. In più in questo racconto vi è anche l'incomprensibilità dell'altro, che arriva e poi sparisce e quindi ci porta spasmodicamente ad attenderlo.

Io credo che lei stia vivendo un lutto e nel lutto noi oscilliamo tra il vuoto del dolore e l’immaginazione che ci fa rivivere i momenti felici, ma subito dopo ci rendiamo conto che l’amato non c’è più e il piacere diventa nostalgia, diventa più acuto senso della perdita, dolore.

Caro Andrea, potrei dirle tante cose, cose che credo lei sappia già. Che il vostro amore è sbocciato troppo all’improvviso, che siete stati troppo veloci, che avete subito mescolato la passione erotica e l’amore senza contemporaneamente conoscervi, penetrare l’uno nel mistero dell’altro, conoscerne i pregi e i limiti, le ferite, le asperità .

E potrei dirle che dopo un’ubriacatura erotica , che vi ha illuso della felicità , che vi ha fatto vivere per qualche tempo nel paradiso terrestre, vi siete guardati, vi siete scoperti nudi. Ma mentre lei Andrea, si era veramente innamorato e desiderava una persona da amare a lungo, forse divenirne il compagno e quindi era disposto a guardare anche qualcosa che strideva, le reazione della sua fidanzata è stata  opposta.

Di fronte a qualcosa che ha incrinato la sua favola, ha preferito fuggire senza dirle i motivi come Cenerentola quando i rintocchi battono la mezzanotte. Fuggire senza dirle nulla senza darle la possibilità di spiegare, di capire, di rilanciare. E come il principe manda il suo fidato segretario a cercarla tra tutte le donne del regno avendo solo la scarpetta di cristallo, anche lei è rimasto con la scarpetta di cristallo, simbolo di una felicità trasparente in cui è rimasto prigioniero.

Le passerà, ci vorrà un po’ di tempo, il tempo necessario a far diventare questo dolore esperienza. Lei è un uomo che sa amare, la prossima volta non sarà più alla cieca: sa già  che prima di dare il suo cuore dovrà conoscere il segreto della donna di cui si sta innamorando.

Cristina Cattaneo Beretta

 

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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