Il tradimento spezza, delude, frantuma, muta il senso del tempo, improvvisamente. Nascono un prima e un dopo. Il Noi collettivo della coppia, fondato sull’esclusività, sulla fiducia, sull’amore, sulle aspettative, brutalmente viene a mancare.
Il tradimento distrugge tutto ciò che fino a quel momento esisteva: sentimenti, ricordi felici, ciò che si era creato con dedizione, ciò che si condivideva. Perché l’amore di coppia non è determinato solo dall’amore reciproco dei partner, ma anche dall’amore che ognuno di loro ha investito nel Noi che si è creato, come entità sovraindividuale, quel Noi che sincretizza e supera le due distinte individualità.
Chi viene tradito sente mancare la terra sotto i piedi: non esiste più un tempo, uno spazio, una dimensione della sua identità. Viene crudelmente posto di fronte al crollo di tutte le certezze e di tutte le aspettative. Il dolore sordo crea un senso di vuoto, di precarietà, di smarrimento. Chi sono?, si chiede perdendo le proprie coordinate identitarie. Essere traditi significa doversi confrontare con l’abbandono e la ridefinizione di se stessi.
“Il tradimento è brutale, io non mi illudo che non sia così…” dice Dan ad Alice nel film Closer di Mike Nichols, confessandole che da quasi un anno sta uscendo con Anna. E aggiunge: “Mi sono innamorato, Alice”.
L’uomo sa che confessandole il proprio innamoramento per un’altra donna la sta facendo soffrire immensamente, ma sa anche che è il messaggio più immediato per rendere l’entità della frattura tra di loro. L'abbandono.
Non le ha confessato di esserle stato infedele per leggerezza, per vanità, per circostanze. Non chiede il perdono. No, lui le dice di essere innamorato di un’altra donna. È un messaggio che non può essere frainteso, che non dà speranze, che distrugge il vecchio Noi e al contempo sacralizza un nuovo Noi. Da cui Alice è esclusa.
“Oh, come se non avessi avuto scelta! C’è un momento, c’è sempre un momento! Io a questa cosa posso cedere oppure posso resistere. Io non so il tuo momento quando è stato, ma… sono sicura che c’è stato!”, si ribella con disperazione Alice.
Perché quando viviamo un amore felice, noi non desideriamo un cambiamento, sappiamo resistere alle tentazioni, non ci innamoriamo di nessun altro. Possiamo tirarci indietro, possiamo eludere la seduzione di chi si vuole insinuare nella nostra coppia e non siamo naturalmente portati a ricercare un nuovo amore all’esterno.
Se ci innamoriamo di un altro, significa che in realtà non siamo più felici con chi stiamo. Non abbastanza per evitare che la minaccia esterna entri e frantumi ciò che era sacro ed esclusivo.
Siamo complici, diamo il nostro consenso. Torna a prevalere l’Io sul vecchio Noi.