L’ombra

21 Ottobre 2021



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Nella nostra autobiografia compaiono imprese eroiche, il mito della vita fiorisce nelle memorie ricostruite nel tempo, tutto viene dipinto nei colori preferiti, ma che rispecchiano il momento storico, il sistema di credenze, il bisogno di essere amati, stimati, ricordati. La vecchiaia descritta dai grandi personaggi spesso rispecchia la bellezza dei boschi in autunno, la mistica dei tramonti, significati esperienziali che si trasmettono nelle generazioni.

L'archetipo del vecchio saggio nasconde come ogni archetipo la sua ombra abissale.

L'infanzia che ritorna nell'anziano è fatta di golosità, dispetti, rigidità e antipatie.

L'anziano è pesante e ha cattivo odore. Solo l'amore coraggioso dei discendenti permette al grande vecchio di ritrovare sentimenti e desideri.

La bellezza di un'evoluzione naturale viene rispecchiata da un ambiente che sa accettare lo spegnersi di creature amate.

L'incontro con la morte avviene generalmente nell'infanzia, animali domestici, nonni  a volte situazioni violente, guerre e catastrofi.

L'abitudine alla caducità dell'esistenza è, fino alla metà della vita, la morte degli altri; arriva improvvisamente qualcosa che riavvolge il tempo al contrario, la presenza dell'ombra sale come nebbia in tutte le aree dei tre cervelli, raffreddando la motricità, le abitudini, i sentimenti, i desideri.

La programmazione invernale passa dal canto dei merli al richiamo dei corvi. La dolcezza del grande inverno, annunciata dalle castagne, risveglia piccoli desideri di calore e antiche abitudini scandiscono le giornate più brevi.

Il ritiro di noi mammiferi con i primi freddi risveglia il piacere di una intimità fatta di di introspezione, attesa e pisolini.

L'avvicinarsi delle feste dei Morti celebra la speranza di comunione con l'Oltre. Morte e letargo somigliano, se il chicco non muore, non ci sarà raccolto.

Esorcizzare la morte è uno degli errori dell'occidente, la mummificazione nei ricoveri, prolungare la vita ad ogni prezzo, è l'oscura follia della ragione intrappolata nelle emozioni.

La stesura della mia autobiografia si è incagliata alla terza media dove un egoismo trionfante si esprimeva in scelte personali.

Le ondate generazionali con tentativi ed errori concimano, saltellando sui social,  nuovi territori dell'essere superando le paure dell'evoluzione scientifica con i suoi vaccini e l'intelligenza artificiale con i suoi robot.

I nonni guardano con simpatia il risveglio dei nipoti allungando segretamente mance e risatine.

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Rossana De Angelis

Psicologa, PHD in human behaviour presso la Jolla University, San Diego - California. Specializzazione in psicoterapia neofreudiana presso “A.S.P.” , junghiana presso “C.I.P.A”; in riabilitazione neuropsicologica clinica presso “LoeWenstein Hospital”, con il prof. Rahamani, Israele, specializzazione in Gruppoanalisi.

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