Servo padrone

2 Giugno 2023



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Una delle polarità fondamentali della specie umana è quella" servo padrone". E' come se la specie umana avesse assunto un ordine di beccata, avesse interiorizzato un ordine gerarchico che si palesa in qualsiasi situazione: si fa vivo nella tribù scegliendo un capo tribù, si fa vivo nella famiglia scegliendo un capo famiglia, si fa vivo nel gruppo estemporaneo attraverso una sfida.

Le due autocoscienze (Hegel), si fronteggiano in un duello per la vita e per la morte. Chi vince questo duello diventa il padrone, chi lo perde il servo.

Vi sono mille segnali di questa gerarchizzazione, tanto nella società, come nell’individuo. Sfogliando un’enciclopedia, si trovano centinaia di elenchi gerarchici in base al valore: qual è la nazione più ricca, quella più grande, quella più sana, e così via sino ad arrivare a quella più piccola, a quella povera. Tutto può essere scritto come una scala: di preferibilità, di potenza, di superiorità. In questa gerarchia stampata i paesi preferibili sono più in alto e quelli inferiori in basso. Ma lo stesso avviene nella vita corrente, a colpi di continui giudizi di valore con cui affermiamo il meglio sul peggio, il superiore sull’ inferiore. E questo avviene anche nei rapporti fra me e gli altri, in cui mi sento superiore e inferiore e, quando mi sento inferiore, provo malcontento e tendo a mostrarmi, davanti al superiore, superiore a lui: in una sorta di duello in cui io lo sorpasso. Questo tipo di duello avviene sempre fra bambini, ciascuno di loro vuole fare sempre bella figura. Al ballo sarà la ragazza che vuol prevalere sulle rivali. Nello sport sarà campione chi vuole conservare la sua posizione di primato.

In ogni istante, in quel gruppo, si forma una gerarchia e ciascuno vuol migliorare la sua posizione dentro di essa o diventare il numero UNO.

Noi non ci rendiamo conto dell’immenso lavoro sociale che facciamo per mantenere il delicato equilibrio narcisistico, ora spingendoci avanti, ora ritraendoci in un angolo, ora ottimisti ora pessimisti, ma sempre consapevoli di aver ottenuto un risultato non negativo. Se infatti fosse negativo, si ha un debito col futuro. Si dovrà aspettare un'altra volta e avere la rivincita, così da annullare la sconfitta passata. Vi sono settori in cui la vita è organizzata come sequenza vincita-rivincita fino ad avere un unico campione mondiale, come nel tennis, e nel passato, nel pugilato. Ma, se questo duello sportivo è molto vistoso e spettacolare, altri duelli si svolgono all’oscuro e nel silenzio, in campo economico, politico e in campo sociale.

Abbiamo considerato il rapporto servo padrone a livello individuale, ma lo possiamo analizzare ora a livello collettivo. Ogni entità collettiva, infatti, raggiunto il livello della autocoscienza, vuol essere portatrice di un valore, di un'eccellenza, vuol emergere sugli altri. Questo processo può essere alla base dei più gravi conflitti, può addirittura causare un conflitto esso stesso, come è avvenuto con la Prima guerra mondiale. L’Europa era formata al'epoca da numerosi stati, di cui alcuni molto potenti ed estremamente armati. Fra questi, in particolare, Inghilterra, Germania, Francia e Russia aspiravano all’egemonia, e nei decenni precedenti si erano armati fino ai denti. Ci troviamo di fronte a un sistema in superficie pacifico, anzi, amichevole, e nel profondo, pronto a scatenare una guerra di sterminio. Inoltre, ricordiamo che le case regnanti erano imparentate fra di loro. E questo ha dato un’illusione che non si sarebbero mai fatti la guerra. Così facendo ci si dimenticava che c’è sempre stata la guerra fra parenti, anche tra cugini o addirittura, la storia insegna, anche tra fratelli. Tutti si domandano, oggi, se fosse possibile evitare quella guerra e molti pensano che fosse possibile farlo in ogni momento. Ma è un’illusione. A favore della guerra militavano tre fattori importantissimi. Un armamento accumulato nei decenni precedenti, un armamento pesante, capace, di grandi distruzioni e di spaventosi massacri. Il secondo era il fortissimo sviluppo economico e tecnologico, che rendeva gli armamenti sempre più efficaci. Il terzo, dal meccanismo invisibile ma spietato del "servo padrone" che spingeva tutti a voler eccellere sugli altri, a diventare il primo.

Nessuno ammetteva questa supremazia, che però animava i loro desideri e le loro speranze, accendeva i loro cuori. Tutto era nascosto, tutto smentito, sotto un ombrello di pace e di divertimento. Si tende a non tener conto del terzo fattore, che ci porta a sfidare l’amico e a mettere in gioco in ogni momento il nostro status. Questo avviene dal livello minimo del conflitto fra due clochard, allo scontro fra due imperi.

Dobbiamo quindi domandarci:

“questa forza onnipresente, potente e devastante non ha correttivi, non ha freni che consentano il formarsi di una società totalmente pacifica? Nella vita quotidiana, negli scambi economici, noi viviamo un succedersi di momenti pacifici e di periodi di conflitto.

Questo significa che c’è sempre all’interno della specie umana una forza disgregante, in misura modesta o elevata.

C’è sempre, tuttavia,  una forza sotterranea che tende a dividere gli insiemi, ci sarà anche una forza aggregante. E questa forza noi la vediamo all’opera ovunque. Portate delle persone su una spiaggia deserta, lasciatele ad una ad una disperse.  Ritornate dopo qualche tempo le troverete divise in gruppi,  ciascuna con un centro, qualche volta con una persona egemone o con un leader.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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