Quando l’amore diventa gioco d’azzardo

15 Agosto 2019



'}}
'}}

La dipendenza affettiva è creata da un innamoramento unilaterale nel quale si accetta una relazione sbilanciata  con un partner non innamorato.  E' diversa dalla dipendenza verso una sostanza come la cocaina o l’eroina.

L'amore è una relazione

Si tratta in questo caso di una relazione, quindi di una dipendenza relazionale: eppure nel corpo si produce anche una dipendenza simile alla dipendenza da gioco d’azzardo perché il sistema nervoso si abitua a rispondere ad altalene emozionali e sessuali parossistiche che un vero amore reciproco non produce mai.

Gli innamoramenti unilaterali, proprio perchè sono basati sull'attesa, ci fanno perdere la percezione del tempo. per questo durano molti anni, perchè sei sempre in attesa del figliol prodigo, pensi sempre che ritornerà.

Molti  alla fine, dopo anni di sofferenza  riescono a chiudere una relazione di dipendenza affettiva e si innamorano di un vero amore bilaterale. Abituata a sostare davanti a una porta chiusa, ora incontri qualcuno che sa amare, che sa donarsi, che ti ha preso per mano e ti ha fatto trovare la sua casa aperta, che ti ha fatto entrare. Non hai incontrato una barriera, hai trovato con stupore una casa illuminata, calda, accogliente, con la tavola imbandita, preparata in tua attesa, per accoglierti.

Lui ti dà con semplicità il suo amore, la sua dedizione, la sua compagnia, il suo sesso ardente. E tu? All’inizio non ci potevi credere, non potevi più credere all’amore, poi, lentamente, hai iniziato a lasciarti andare, ad accogliere l’amore. Desideri stare sempre insieme, essere abbracciata, accarezzata , amata sessualmente, non provare più la perdita e la minaccia della perdita. E tutto questo calore ti fa entrare in una sintonia profonda, ti fa sentire felice.

Però, mentre la tensione si scioglie, il tuo cuore si scalda, la tua fame d’amore si placa, capisci che hai trovato il tuo uomo e la tua casa , scopri con timore di non provare più il desiderio sessuale frenetico a cui eri abituata. Il sesso che era stato il filo spasmodico dell’attesa come una vincita alla roulette, ora non è più a rischio, e non esplode come qualcosa di ossessivamente bramato.

Nel gioco d’azzardo il giocatore vive nell’attesa della prossima giocata, e a ogni giocata si gioca tutto. Può vincere una fortuna e perdere anche la casa e trascinare sul lastrico tutta la famiglia. L’eccitazione è fortissima, il giocatore pensa solo al gioco, il resto non conta nulla. La vincita è straordinaria felicità, il non gioco attesa angosciosa spasimo , vuoto , tensione, nient’altro.

Ora, stando sempre con chi ami, hai l’impressione che il tuo corpo non desideri più il linguaggio erotico spasmodico del rischio e del gioco.

Anche se la tua dipendenza erotica è durata dieci, venti anni, non hai nostalgia di quello stato di incertezza distruttiva, però ti accorgi che il tuo corpo l’ha imparata e cerca ancora inconsciamente lo stesso desiderio, la stessa eccitazione parossistica tipica del gioco d’azzardo.

Un’esperienza di dipendenza affettiva che dura molti anni, diventa un’abitudine emotiva e sessuale. Il sesso è affidato al rischio. La felicità, il sesso e l’orgasmo sono vincite occasionali e imprevedibili, tanto più stupendi perché lungamente desiderati e attesi

 

L'amore bilaterale

In un amore bilaterale nessuno fa soffrire l’altro, nessuno si sottrae al suo amore, lo schiaccia nell’angoscia della perdita, lo opprime nel dolore dell’attesa. Gli innamorati sanno quanto distruttiva sia la perdita: si danno sempre piacere, gioia, divertimento, cose a cui il dipendente affettivo però si è disabituato, avendo contratto un legame con l’assenza.

Vincere su due fronti

Uscire dalla dipendenza affettiva richiede quindi due tipi di lavori. Il primo è agire sulla relazione patologica , ma poi bisogna anche rieducare il proprio sistema nervoso, liberarlo dal bisogno di provare ossessive altalene sessuali ed emozionali.

E in questo serve un lungo e sereno abbandono all’amore totale nella quotidianità, nella leggerezza nel gioco, ritrovare il piacere delle cose di ogni giorno, della cultura , del lavoro comune , della sessualità senza droga.

 

Condividi questo articolo

'}}

Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

Back to Top
×