Cos’e l’amore?

15 Settembre 2020



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L’amore si dice sia fondato sulla parità e duri solo con l’uguaglianza.

No, l’amore è fondato sulla differenza, sul rapporto fra inferiore e superiore.

Incominciamo dal rapporto fra figli e genitori.

Il bambino ama sua madre e suo padre quando lo prendono in braccio, quando lo nutrono, quando lo accarezzano, quando lo cullano, quando lo fanno giocare. E il genitore per lui è qualcosa di grande, di immenso, di potente, di straordinario, colui che può fare ogni cosa, Dio. “Non amerai altro Dio all’infuori di me”, dice il primo comandamento. Sì, il genitore è una divinità di cui hai bisogno e a cui ti rivolgi e che vuoi che stia sempre accanto a te, l’amore è ciò che provi verso questa divinità e l’unica parità possibile non è che voi siate uguali, ma che anche lui ti veda come qualcosa di miracoloso come tu vedi lui. Come il bambino Gesù in braccio alla Madonna. Ciascuno ama l’altro perché è più di sé. “Vergine Madre Figlia del tuo Figlio”, dice Michelangelo della sua Pietà. Questo è il prototipo dell’amore, il suo archetipo fondante.

E lo stesso avviene nell’amore dell’innamoramento.

Se io sono innamorato di te ti vedo altissima, sublime, divina, inavvicinabile; tu potrai amarmi solo per dono, per grazia. Io non ho il diritto di chiedere nulla, solo di aspettare, di sperare. L’amore dell’amato non si merita, si implora.

E come è possibile la reciprocità?

Solo se l’altro compie lo stesso movimento, in modo sincronico, se lui vede in te una divinità come tu vedi una divinità in lui. Per questo ho scritto che l’amore nasce dal due. L’amore unilaterale in cui uno vede una divinità nell’altro e questi non la vede in lui è l’accettazione irreparabile della propria condizione di servo, di schiavo fedele che adora l’idolo, ne sogna, nella speranza di essere chiamato un giorno in paradiso a congiungersi con lui. È sempre dipendenza, servitù spesso provocata con la fascinazione e l’ipnosi individuale o di massa. È quanto succede per i seguaci del guro e del capo carismatico che aspettano che lui li guardi, li elevi. Ma è amore questo? Certo che è amore, tutta la religione è fondata su questo amore, tutta la politica.

Solo nella coppia è difficile perché qui hai fame di reciprocità, ti accorgi che se non sei amato, non sei te stesso, non sei completo. Perché puoi essere completo solo nel due.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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