Ostacoli nell’innamoramento

16 Ottobre 2019



Ostacoli nell’innamoramento
Ostacoli nell’innamoramento

In tutte le relazioni amorose, anche le più intense e le più sincere, ci sono dei punti simbolici in cui il rapporto soffre e potrebbe incrinarsi. Quando ho scritto  Innamoramento e amore,  ho capito che il processo di innamoramento (un processo e non un colpo di fulmine istantaneo) poteva bloccarsi davanti a difficoltà che ho chiamato punti di non ritorno. 

Allora però pensavo soprattutto a degli ostacoli culturali, ideologici, istituzionali, ma non avevo idea della loro vastità, non pensavo che potessero essere il frutto della storia passata degli individui, di traumi  familiari che vedono ripetersi, di situazioni sgradevoli che tornano a rivivere.

Noi tutti, quando ci innamoriamo, vogliamo rinascere, incominciare una vita nuova in cui non ritroviamo le cose che ci hanno ferito nel passato, le stesse difficoltà, le stesse delusioni. L’uomo (o la donna) di cui ti innamori, nello stato nascente dell’amore è sempre ai tuoi occhi il cavaliere che viene in tuo soccorso, che uccide il drago e ti porta in una terra felice. Può capitare invece che anche il tuo nuovo amore compia nei tuoi riguardi gli stessi errori che ti hanno nuociuto nel passato e allora, anche se lui ha delle grandi qualità, subentra uno scoramento, una delusione.

Mi viene in mente un vecchio film che ha avuto grande  successo ai suoi tempi, Rebecca la prima moglie.  Racconta di un uomo che ha perso la moglie  in una sciagura e ha sposato una ragazza giovane, l’ha portata nella sua  bellissima casa dove  però tutto parla della sua prima moglie. Vi è anche l’appartamento chiuso di Rebecca  in cui tutto è rimasto come allora. La ragazza voleva avere una vita nuova e si trova angosciosamente prigioniera del passato e di un'altra donna intoccabile. Poi il film svela il segreto della moglie morta e finalmente entrambi possono cominciare una vita veramente nuova e veramente loro.

Io credo che anche oggi due persone che vanno a vivere insieme o si sposano dovrebbero davvero potersi fare una casa nuova in cui esprimere i loro desideri, i loro gusti come sono adesso, sbarazzarsi di cose vecchie che possono dare fastidio all’altro, segnare, anche fisicamente, il cambiamento rispetto al passato.

Più sottile è l’ostacolo quando è celato nell’esperienza passata di una persona amata. Ho presente il caso di una donna estremamente bella, intelligente, con una grande carica vitale, ribelle, cresciuta in una famiglia un tempo ricca ma ora in via di impoverimento. Questa famiglia spaventata temeva che la ragazza potesse finire con qualcuno di sbagliato e quindi l’ha sempre tenuta sotto osservazione, sotto controllo col risultato che ogni volta lei si è ribellata, perché non sopportava che le venisse continuamente precluso quasi tutto ciò che era nuovo. Ha finito per fuggire dalla famiglia innamorandosi diverse  volte, ma senza mai stabilizzare la relazione, perché trovava qualcuno che le proibiva qualcosa. Preferiva una storia clandestina senza controlli a quella che lei considerava una schiavitù matrimoniale. L’ultima volta si è innamorata di un uomo veramente adatto, che l’ha associata alle attività e le faceva condividere ogni esperienza nuova. Ma non è stato facile né per l’uno né per l’altro far fiorire e far durare il loro grande amore. Perché lui era attivissimo e le telefonava per dirle cosa aveva fatto, le domandava cosa aveva fatto lei, programmava gli impegni insieme e lei rivivendo la sua vita passata si sentiva  addirittura assediata e prigioniera. Si separarono e lei, rimasta sola, cadde in una profonda depressione.

Un altro caso in cui il passato della persona amata à diventato un ostacolo allo sviluppo e alla continuazione di un amore  viene presentato nel libro Martin Eden di Jack London. Martin è un marinaio, si innamora follemente di una ragazza ricca con un'aria angelica, spirituale, ma in realtà con una mentalità utilitarista, borghese. Lui è poverissimo, non ha da mangiare, impegna vestiti, bicicletta per studiare, per scrivere. Studia e lavora come un pazzo, scrive racconti e saggi stupendi per essere degno di lei, ma tutti i giornali, tutti gli editori glieli rifiutano. È uno sforzo continuo, estenuante, che si spezza sempre contro l’incomprensione degli altri e i dubbi della stessa donna amata. Poi, dopo una lotta titanica, Martin ha successo, un successo trionfale e le stesse cose che prima venivano rifiutate ora sono osannate, strapagate. Diventa ricco, ricchissimo. Ma  si accorge che la donna che ama non lo ha mai capito, non lo capisce, lo vuole sposare solo perché è ricco. Senza il suo amore, deluso, dona tutto ciò che ha guadagnato, parte su una nave e sparisce nel mare.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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