Editoriale

25 Dicembre 2024



Cari lettori,

La rivista Alberoni Magazine è stata fondata da Francesco Alberoni e da me nel 2017 dapprima con il titolo L’amore, Gli amori, insieme a Rosa Antonietta Scramaglia, Federica Fortunato, Giulio Alberoni e Nicola Ghezzani. In seguito, si unirono a noi altre persone, tra cui Giusy Cafari Panico, Claretta Aymone, Luisella Pescatori. Negli anni tra il 2017 e il 2020 si unirono a noi altre persone e anche sostenitori esterni, come Franco Sidoti.

Ci incontravamo ogni venerdì a casa di Alberoni che considerava il nostro un vero “cenacolo”,  e lo presentava  con queste parole:

“Questa rivista tratta dell’innamoramento, dell’amore, più in generale delle passioni sociali, politiche religiose, dei problemi della nostra vita quotidiana cercando di analizzarli, comprenderli e ove possibile indicare delle soluzioni.
È fatta da un piccolo gruppo di studiosi. Insieme, ciascuno con la sua specialità, costituiscono un cenacolo culturale.
Il nostro scopo è di allargare progressivamente questo cenacolo con altri studiosi che condividono i nostri interessi, il tipo di formazione e i nostri valori culturali fino a costituire una vera e propria Scuola delle passioni, dei sentimenti e della vita sociale”.

Alberoni era pieno di entusiasmo e ottenne anche una sponsorizzazione.  Passarono tre anni in cui la nostra produzione di articoli, ispirati ai temi di cui discutevamo e alle nostre letture, continuava a ritmo serrato. E quando scoppiò il covid, gli incontri proseguirono online, ogni venerdì qualunque cosa accadesse. In quel periodo confuso le nostre riunioni divennero più profonde e più intime. Spaziavamo su tanti temi, lasciammo più a latere il tema dell’amore e sempre più spesso ci interessavamo a ciò che stava accadendo nel mondo, all’aumento del disordine in ogni campo e ai temi geopolitici con un certo anticipo rispetto all’importanza che questo argomento avrebbe assunto in seguito.

Alberoni era molto legato al nostro cenacolo, lo considerava l’ultimo importante compito della sua vita, insieme ai libri che lui ed io continuavamo a scrivere. Presenziava con la stessa serietà e disposizione d’animo che avrebbe avuto davanti a un’aula piena di studenti.

Quando si unì a noi il generale Vellone, il tema della guerra divenne l’argomento centrale.  L’interesse del professore era totalmente focalizzato sul tema del conflitto in relazione alla fine della globalizzazione e all'emergenza dei grandi stati sovranazionali.  Alcuni membri della redazione erano magari un po’ perplessi per questo spostamento del focus, ma avrebbero riconosciuto in seguito che ancora una volta, aveva ragione lui. Il tema della guerra è il tema che caratterizza questi anni, siamo molto più condizionati da quello che avviene nel mondo rispetto a quello che avviene nelle nostre vite personali.

Il suo ultimo articolo è stato Guerra pace e pacificazione, e come sempre in anticipo sui tempi essendo la via per arrivare alla pace, di attualità in questi mesi.

La scomparsa del professore avvenuta il 14 agosto del 2023 ha lasciato in noi un grande vuoto e a me il compito impegnativo di portare avanti la rivista.  Gli avevo promesso non solo di continuare, ma di continuare a farlo con lo stesso spirito che ci aveva accompagnato nei precedenti sette anni, quello del cenacolo. Confesso che i primi tempi sono stati duri. Era sempre stato lui l’anima dei nostri incontri e alcuni di noi si erano persi per strada già da qualche tempo, ma  in quei mesi alcuni nuovi amici si sono uniti al gruppo e abbiamo continuato a incontrarci, tutte le settimane, come se lui ci fosse ancora. E a scrivere. Sappiamo tutti quanto in quest’epoca sia più difficile scrivere, tutto ci riporta al discorso orale, ma la scrittura richiede chiarimento, precisione, costruzione: pensiero.

Va detto che uno degliinsegnamenti più importanti che Alberoni mi ha lasciato, è la dimostrazione che i cambiamenti non sono mai attuati dalle maggioranze, e nemmeno dalle folle in fermento, ma nascono sempre da piccole minoranze motivate e agguerrite. Così non mi domandai se ce l’avrei fatta o che cosa avrei potuto fare dopo un anno, ma mi sono proposta di tenere vivo qualcosa che per me era sempre vivo e proseguire fiduciosa nel processo di rinascita che sempre avviene se non lo ostacoliamo.

Infatti andò così, i nostri incontri continuarono e nessuno se ne andò. Ma arrivarono altri come Fabrizio Gentili, Franco Sirianni, Paola Boschieri, Riccardo Zerbetto, con cui oggi stiamo pensando di dedicare un insegnamento della scuola di Psicoterapia da lui diretta alla teoria di Alberoni perché gli psicologi possano conoscerla.

E man mano che passavano i mesi le nostre riunioni hanno preso a rianimarsi, e ora sta accadendo qualcosa di nuovo, altri amici si stanno unendo a noi e ho capito che non arrivano per caso ma sono uniti nel nome di Francesco Alberoni.

Sono Pino Farinotti, Cesare Galli, Luigi Crespi, Ivan Rizzi, Marco Eugenio Di Giandomenico e Chiara Arcesi. A loro va il mio, il nostro grazie.

Nel corso del 2025 sentirete molto parlare di noi, abbiamo in serbo tante novità, con incontri della redazione a tema: il primo nel mese di gennaio sarà dedicato ai valori.  Vi terremo informati.

E ora vado direttamente al cuore, al perché di questa rivista, al nostro manifesto.

Il Magazine è un potente deterrente rispetto al pensiero debole, alla volgarità del trash, alla banalità dell’ignoranza spesso dispensati dal web dal quale è doveroso difendersi.

 

Cristina Cattaneo

 

 IL PROFESSOR ALBERONI E' SEMPRE VIVO

Buon Natale e buone feste

La redazione unita

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Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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