Il mito dell’amore va scomparendo?

18 Dicembre 2021



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Quando ho scritto Innamoramento e amore la maggior parte delle donne e non solo in Italia, credeva al mito secondo cui il processo amoroso incominciava con l’innamoramento, una attrazione improvvisa profonda, un bisogno assoluto dell’altro, che poteva venir ricambiato oppure no.

E quando veniva ricambiato non c’erano barriere che potessero arrestarlo. Travolgeva ostacoli insuperabili e generava una coppia amorosa che ricavava il maggior piacere proprio dall’amare ed essere amati. L’attrazione poteva essere così forte da spingere i due amanti a rompere con la famiglia, marito, moglie figli. L’amore secondo questa concezione era una forza terribile. Se rinunciavi al tuo amore, ti inaridivi, mentre se lo seguivi provavi una vera felicità anche se dovevi affrontare le prove più difficili. Faceva parte di questo mito l’idea che un amore molto forte potesse durare a lungo.

Cinquant’anni dopo è come se questo mito stesse per scomparire. Infatti, oggi molte donne si innamorano o perlomeno provano una forte attrazione per il loro partner ma non vogliono legarsi impegnarsi fidanzarsi o sposarsi per poter avere altre esperienze sessuali, amorose, economiche e di carriera.

Molti sono convinti che il mito della coppia amorosa formata da un maschio e una femmina sia ottocentesco, qualcosa di superato e che oggi la coppia dura solo quando ci sono degli interessi concreti e un piano di convenienza razionale. Perciò sentimenti ideali ed esperienze sublimi come passione, dedizione ed esclusività sono destinate al tramonto lasciando il posto al continuo cambiamento, alla libertà assoluta, all’erotismo e all’utilitarismo. Questo è il nuovo mito, la nuova credenza.

Ma cinquant’anni dopo vedo che ci sono moltissime persone che soffrono perché non sono riamate perché scoprono che le loro vite, nonostante i viaggi, i successi e le avventure erotiche sono aride e mi domando se non ci sia nel profondo dell’animo umano un bisogno di assoluto, di totalità e di esclusività che solo l’esperienza religiosa e il grande l’amore possono dare, per cui la perdita dell’amore potrebbe generare una desertificazione spirituale.

 

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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