L’arte di fare le domande giuste

24 Agosto 2019



L'arte di fare le domande giuste
L'arte di fare le domande giuste

Salve dottoressa, mi piacerebbe sapere se un filo fobico seppure mi sembra di capire che si precluda può nonostante le iniziali resistenze innamorarsi. Se succede come si comporta con la persona che" ama "? Cioè sarà ostile, si chiudera 'nei suoi confronti, non risponderà più  ai messaggi, non riuscirà a sostenere più una conversazione, o ad esempio se quella persona cerca di parlargli vis a vis si agitera molto?!?? Possono essere questi indicatori del sentimenti d amore, attrazione, forte affetto he prova? (paradossalmente!). Come deve comportarsi la persona che si innamora di un filo fobico? Facendogli sentire la presenza magari con un messaggio ogni tanto, farlo sentire considerato apprezzato, oppure fargli vivere l abbandono non cercando lo piu?!? Spero sarà così gentile da rispondermi..cordialità!

 

L'arte di fare le domande giuste

le sconsiglio di utilizzare un termine così tecnico con un significato così preciso e applicarlo  in modo generico al suo caso. il rischio che divenga un'etichetta, per di più fuorviante, è molto alto.  Io le suggerirei di raccontare i fatti, preferibilmente in ordine cronologico (come lo ha conosciuto, che tipo di rapporti ci sono tra di voi, come sono evoluti, da parte di lei, da parte di lui, se e come sono cambiati, eccetera in modo da dare un ritratto del problema. 

Invece lei non racconta i fatti, parte da una diagnosi e  parla in terza persona: chiede "come ci si deve comportare con persone così" .  Per esempio intuisco che quest''uomo  si comporta in modo strano con lei. Non possiamo sapere se lo fa con tutte e non sappiamo niente sulle possibili ragioni per le quali si comporta così con lei.   E lei  ha analizzato il suo comportamento? le sue reazioni?  Si è chiesta  perchè si  interessa un uomo che invece di essere espansivo caloroso e diretto, scappa, non parla e la evita?

Se invece  mi domanda in generale chi si può innamorare: la risposta è tutti coloro che hanno voglia di cambiare, che sono stufi della vita che fanno e vogliono portare nella loro vita una ventata di profondo rinnovamento e cambiamento.  Anche se sono  pieni di paure. Tenga presente che l’amore è la miglior cura per superare le paure, è una spinta prodigiosa,  ma certo una persona che per tutta la vita le sue paure le ha alimentate, sarà molto spaventata  e  e incontrerà molti ostacoli interni.

Le segnalo un simpatico  film con Jodie Foster del 2008 Alla ricerca dell’isola di Nim. Una scrittrice estremamente ansiosa (che non esce mai di casa perché soffre di una fobia per gli spazi aperti)  viene coinvolta in una pericolosa avventura  in un’isola sconosciuta,nonostante cerchi in tutti i modi di evitarlo e si troverà a vivere una di quelle storie di cui era solo solita scrivere. Ogni nuova situazione sembra essere insuperabile, ma dal momento che la posta in gioco è molto alta e non può sottrarsi, una dopo l’altra le supera.  Il film, una semplice avventura per ragazzi, contiene una profonda verità psicologica.

Noi superiamo le nostre paure quando percepiamo di avere un compito  molto più  importante delle nostre paure.

 

Di più non so dirle. Se non un'osservazione sulla forma della sua lettera. E' molto importante per avere buone risposte, fare buone domande, riflettendo su cosa stiamo chiedendo, e scrivendo in modo non frettoloso e curato, curando la punteggiatura senza la quale una lettera può diventare incomprensibile. Fare domande che ci premono davvero.  La sua lettera invece ha un aspetto poco curato e frettoloso, trasandato, è quasi incomprensibile,  il che ha provocato in me un senso di confusione e  un pizzico di  fastidio.   Sono certa che non ci ha pensato. Vede come è facile che una comunicazione venga distorta?

un cordiale saluto

Cristina Cattaneo Beretta

 

 

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L'arte di fare le domande giuste

Cristina Cattaneo Beretta

Cristina Cattaneo Beretta (ha aggiunto il nome della mamma al suo) (email) Laureata in filosofia ed in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi, approfondendo in particolare il tema della dipendenza affettiva. Ha pubblicato con Francesco Alberoni: L’universo amoroso (Milano, 2017 ed. Jouvence), Amore mi come sei cambiato (2019 Milano, ed. Piemme Mondadori), L'amore e il tempo (la nave di Teseo 2020), 1989-2019 Il rinnovamento del mondo (La nave di teseo, 2021)

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