Sottomissione e segreto

21 Giugno 2020



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Le persone che durante l’infanzia e l’adolescenza sono state molto controllate e rimproverate, a cui sono state imposte regole sgradite, essendo impotenti hanno dovuto chinare la testa nascondendo la loro vera natura. Hanno frenato i loro impulsi, si sono mostrate agli altri sottomesse ma, nello stesso tempo, la loro collera, la loro ribellione interiore cresceva.

Hanno nascosto i loro veri sentimenti i loro veri pensieri. Hanno frenato la loro spontaneità, la loro creatività. Infatti, proprio quando erano  autenticamente se stessi, si sentivano più giudicati, criticati, condannati. È rimasta loro nel profondo la paura di chi ha potere, di chi comanda, ma anche un risentimento celato e sempre pronto ad esplodere.

In termini psicoanalitici possiamo dire che la prolungata oppressione sociale ha prodotto in loro un Super Io sociale che condanna ogni loro gesto nuovo e originale. Essi perciò si frenano ogni volta che si sentono pieni di vita, di slancio.

Ma dopo essersi frenati ed aver messo in scena un comportamento dimesso si rimproverano per non aver saputo continuare ad agire spontaneamente e, nello stesso tempo, si rimproverano di aver fatto trasparire qualcosa della loro natura ribelle.

Le persone colpevolizzate hanno verso la società l’atteggiamento che ha la vittima verso il carnefice. Vorrebbero che smettesse, lo odiano ma non sono aggressive con lui, cercano di ingraziarselo: qualunque cosa facciano è sempre sbagliato.

Queste persone oppresse dal super io sociale temono sempre di essere rimproverate. Quindi finiscono per sentire qualsiasi osservazione critica qualsiasi suggerimento, qualsiasi invito come una imposizione, una obbligazione, un rimprovero. E hanno timore, se qualcosa va male, di essere accusate. Allora si difendono come la domestica che, abituata ad essere rimproverata, se rompe qualcosa dice subito  “Non sono stata io!” e, se c’è un'altra persona presente, tende a dare la colpa a lei.

Un’ultima conseguenza della loro condizione è che per fare qualcosa di nuovo, al di fuori del controllo sociale, lo fanno in segreto, di nascosto, non parlandone a nessuno. Quindi non condividono con gli altri gli aspetti più creativi, importanti e nuovi della loro vita, non raccontano loro le esperienze più interessanti, le emozioni più vere e profonde.

La paura del rimprovero sociale così le spinge a condurre, accanto a quella manifesta, una vita segreta. Solo il segreto le rassicura, ma questo segreto dà agli altri l’impressione che ci sia in loro sempre qualcosa di misterioso, qualcosa di celato di cui non si deve parlare. Alcune di queste persone finiscono per condurre nel corso degli anni e dei decenni una doppia vita. Anche una doppia vita amorosa, anche con uomini o donne diversi. Ogni volta hanno una vita ufficiale manifesta, spesso vuota, e una vita intensa e vitale ma nascosta, segreta.

Come può salvarsi e cambiare una persona così? Solo lasciando il suo ambiente, il luogo dove è cresciuta e dove vivono le persone che l’hanno criticata, oppressa e da cui ha dovuto difendersi con il segreto perché a costoro continuerebbe a mentire.

Deve entrare in un ambiente completamente nuovo, avendo cura questa volta di appoggiarsi solo a persone forti e generose che non hanno bisogno di vantarsi o di opprimere qualcuno per sentirsi potenti. Un ambiente nuovo dove non subisce oppressioni, non è costretta a nascondersi, a dimostrarsi dimessa, silenziosa, innocua. Un ambiente dove può parlare apertamente dicendo quello che pensa e che sente. Un ambiente dove non c’è spazio per il segreto, ma dove deve usare con intelligenza la riservatezza. Un ambiente dove nessuno le rimprovera niente anzi l’apprezza per quello che fa e dice apertamente. Un ambiente in cui sente di poter fare qualcosa di utile e poter esprimere le sue capacità e le sue idealità.

Allora, poco a poco emergerà la sua personalità più profonda, quella che era sempre stata costretta a tacere, a nascondere, a fingere, ed emergerà la sua personalità esuberante e creativa. Una personalità molto forte e con un grande fascino che gli altri cercavano di schiacciare perché temevano di esserne travolti e dominati.

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Francesco Alberoni

Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Con Cristina Cattaneo ha pubblicato L'universo amoroso (2017), Amore mio come sei cambiato (2019) e L'amore e il tempo (2020), Il rinnovamento del mondo. E' mancato il 14 agosto 2023.

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